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Il panettone e il marketing interno
- 21 Dicembre 2018
- Posted by: Patrizia Menchiari
- Categoria Ascolta CardioMarketing Coinvolgi Delizia Marketing Racconta

Da anni faccio questa domanda ai partecipanti dei miei corsi: “Ricevi un regalo di Natale dalla tua azienda o dal tuo capo?” Due risposte tipiche: a) “Sì sì, un bel panettone!” (sorriso e sguardo luccicante) b) “Seeee, un panettone…” (aria schifata o arrabbiata).
A fare una enorme differenza nelle due versioni della medesima risposta è l’emozione che traspare da chi risponde.
a) Nel primo caso, vengono aggiunti dettagli quali: “Andiamo tutti insieme a cena”, “Ci offrono una cena buonissima in un posto elegante”, “Il mio capo mi scrive un biglietto personalizzato”, “Viviamo sempre insieme, ormai siamo una famiglia”.
b) Nel secondo caso, i dipendenti non ricevono nessuna forma di attenzione personale, talvolta vengono persino invitati bruscamente ad andare in magazzino e prendersi il loro panettone. Mi è stato anche raccontato di regali costosi lasciati freddamente sulla scrivania che generano commenti risentiti come: “ Era meglio se ci dava 100 € in più in busta paga”. (Per non parlare di chi non riceve alcun regalo o riconoscimento).
Un regalo di Natale è una forma simbolica e importante di comunicazione. Ogni atto comunicativo è fatto di:
1. un messaggio (cosa ti dico)
2. l’aspetto relazionale (come te lo dico).
Il come trasmette lo stato d’animo, l’atteggiamento, la qualità della relazione tra le persone, ed è proprio il come a fare la differenza, a trasformarsi in emozioni e ricordi. Una parola più gentile se espressa in modo secco e brusco lascia una pessima sensazione. Parole anche difficili, invece, se trasmesse con attenzione e cura possono essere accolte in modo molto positivo.
Titolari di aziende, manager, responsabili, mi chiedono spesso:
Come posso motivare il mio team a dare un servizio eccellente? Come posso incoraggiarli a prendersi cura dei clienti lasciando un ricordo memorabile?
Con il buon esempio, è la mia risposta. Nelle aziende di maggior successo al mondo il dipendente viene prima del cliente. Le persone devono essere soddisfatte e stare bene per poter dare grandi risultati.
Una recente ricerca su 5000 dipendenti americani ha rilevato cosa motiva maggiormente le persone. Carriera? Soldi? Formazione? Ebbene NO. La maggiore motivazione deriva da potere fare la differenza, percepire l’impatto del proprio lavoro. Le persone vogliono sentirsi importanti, utili, preziose. Chi lavora vuole essere protagonista del suo lavoro, condividerne il senso, la mission. Come dice Sinek: dagli un motivo per venire al lavoro, non un posto dove venire al lavoro.
E dice anche, Simon Sinek:
Great companies don’t hire skilled people and motivate them, they hire already motivated people and inspire them.
(Le grandi aziende non assumono personale formato da motivare ma assumono persone già motivate e poi le ispirano).
E cosa ispira ed emoziona le persone? Il principale bisogno delle persone è ricevere attenzione, sentirsi importanti!!
Banalità? Calcolando il numero di persone che dichiarano di odiare il loro posto di lavoro o il loro capo direi che, al contrario, c’è ancora moltissima strada da fare. Essere “CARDIO” con i dipendenti dimostra visione e intelligenza, non (solo) generosità.
Al netto dei valori religiosi, della retorica melensa e degli interessi commerciali, Natale è un grande fenomeno di massa che mette al centro le emozioni e le relazioni. Che ci piaccia o no, tutti facciamo i conti con questi significati del Natale.
E allora, quel panettone, porgiamolo con un sorriso e una parola di riconoscimento che siano ricordate e facciano la differenza.
Auguri!
Patrizia
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Ci sono in giro le ultimissime copie prima della ristampa!!! Le altre se le sono lette tutti loro, i miei amati lettori che ringrazio e saluto 🙂
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