Storytelling: solo per grandi aziende e grandi budget?
- 22 Settembre 2017
- Posted by: admin
- Categoria CardioMarketing, Marketing,

Hai mai mangiato alla Madia?
La Màdia è una trattoria rustica come tante, in un villaggio sperduto trai monti bresciani, Brione. Impossibile passarci per caso. Il ristorante è assente sui social, ha un sito mediocre, nessuna immagine coordinata d’impatto. Eppure è sempre pieno, con lunghissime liste d’attesa e recensioni entusiaste.
Per quale ragione questo locale ha tanto successo?
Perché sono maestri nell’arte dello “storytelling”. Alla Màdia non ti servono gnocchi, ma gnocchi bio di ricotta con pesto di mandorle e sedano, fatti con la ricotta di Gottolengo e le uova biologiche da galline allevate nella fattoria Paradello di Rodengo, in Franciacorta.
Alla Mаdia, insieme a ogni portata, ti illustrano la storia del piatto: perché lo chef Michele ha scelto quelle materie prime, da quale piccolo produttore del territorio provengono gli ingredienti, da quale tradizione arriva la ricetta. I camerieri sono sempre solleciti e sorridenti, e ti suggeriscono cosa assaggiare prima, da quale aroma lasciarti avvolgere. L’esperienza di degustazione non è mai un banale: l’ultima volta ci hanno servito un decotto di CIPRESSO come “benvenuto” e dello zucchero filato aromatizzato al pino silvestre come “saluto finale”: due portate che non avremmo mai ordinato, forse, e da cui ci siamo fatti piacevolmente sorprendere, come bambini curiosi. Non una semplice cena, insomma, ma una vera esperienza culturale, fatta di rituali e dettagli che trasmettono attenzione e amore.

E la tua attività ha una storia da raccontare?
Le storie attivano diverse aree del cervello dell’interlocutore e, suscitando emozioni, stimolano il coinvolgimento e il ricordo. Il racconto o la lettura di una storia coinvolgono le aree del cervello che attiveremmo se vivessimo in prima persona le esperienze narrate: immaginiamo colori, suoni, forme, movimenti, profumi, ci emozioniamo, memorizziamo.
Le aziende più amate dal pubblico coinvolgono con lo storytelling, comunicano attraverso racconti. Un’attività antica come l’uomo e, nel marketing, consolidata ben prima dei social media: chi non si è mai emozionato con uno spot di Barilla?
Ma non c’è certo bisogno di grandi budget o di spot TV per applicare la tecnica dello storytelling alla narrazione quotidiana della nostra attività!
I tuoi clienti capiscono chiaramente perchй dovrebbero scegliere te, quali bisogni soddisfi e che problemi risolvi? In che modo rendi migliori le loro vite? Le storie più amate dalle persone sono quelle che parlano di loro, che li rendono protagonisti. La storia diventa un pretesto, insomma, per trasmettere al cliente emozioni e il film di come potrà migliorare la sua vita scegliendo quel fornitore. Si, persino di un fornitore industriale! Perché la distinzione tra marketing BTB e BTC è superata: anche il buyer industriale è una persona, dotata di emozioni, neuroni a specchio, bisogni relazionali. Non si tratta di raccontare favolette, ma di raccontare al cliente la storia vera per lui più coinvolgente: come la sua vita può migliorare. Basta parlare di prodotti, prezzi, promozioni: la storia più importante per il cliente è come cambierà la sua vita. Gli faremo vivere emozioni indimenticabili? Lo aiuteremo a risolvere un problema? Lo renderemo più elegante, più bello, più sano, più colto? Lo aiuteremo ad arredare la casa, a organizzare le vacanze, a risparmiare tempo?
Che tu sia professionista o imprenditore, sai comunicare con forza e coerenza cosa ti rende unico? Per il mondo siamo quello che comunichiamo. Se non sappiamo trasmettere la nostra identità, il nostro valore e i benefici della nostra offerta, i clienti ci preferiranno altri fornitori, quelli che si fissano nella loro mente. E gli strumenti dello storytelling? Social media, newsletter, sito, eventi, video, immagini, comunicazione in store: gli strumenti sono disponibili e abbordabili persino per una piccolissima attività: basta solo cambiare prospettiva, decidere di abbandonare la comunicazione pomposa fatta di brochure polverose, di linguaggi autoreferenziali (“il nostro prodotto, la nostra azienda leader di mercato, bla bla…”). Il passaggio culturale è forte: dal monologo al dialogo, dall’essere sordi e andare per la propria strada all’ascoltare, imparando a sintonizzarsi sulla lunghezza d’onda del cliente.
Vuoi definire quale storia può rendere la tua piccola azienda memorabile e come raccontarla per farti amare dai tuoi clienti? Contattaci e parliamone!